07 giugno 2007

Crescere con la musica

Dell’educazione musicale sottovalutata.
Di ciò che può dare: il senso dell’autodisciplina, l’abitudine al bello, la capacità di entrare in sintonia con l’arte, il privilegio di navigare in compagnia delle stelle, il numero che decifra il mistero dell’universo.
Tutto, la musica, può dare.
Educare alla musica vuol dire educare alla sensibilità assoluta del mondo.
Si può farlo, si deve, farlo, con i bambini, per esempio. Fin da subito, da quando hanno poco più di due anni, essi apprendono in fretta. Nessun genitore dovrebbe negare ai propri figli questa opportunità.


Un famoso violinista giapponese, Shinichi Suzuki, all’inizio del ‘900, visse un periodo in Europa, dove ebbe modo di entrare in contatto con Maria Montessori. Il frutto di questa frequentazione fu la messa a punto di un metodo di studio della musica per bambini.

I bambini possono apprendere la musica semplicemente ascoltandola, per imitazione, così come imparano a parlare. Trovo importante questa analogia che potremmo definire “metodologica” tra i due linguaggi. Così il bimbo apprende progressivamente la musica, in un moto di reciproca e progressiva assimilazione. Carne e vibrazioni si fondono in un unico corpo. Lo spettacolo di quel piccolo individuo che cresce con la sua musica è un’emozione indicibile.

Bibliografia:
Shinichi Suzuki, Crescere con la musica, Edizioni Carisch 1996
Aaron Copland, Come ascoltare la musica, Garzanti, ristampa 2006

Informazioni:
Sito Suzuki Talent Center Torino

Fotografie:
Riproduzioni tele di
Giampaolo Talani

Documento:
Estratto dal libro “Crescere con la musica”

I bambini di Suzuki

Pubblicato su terraRossa il 6 giugno 2007

1 commento:

Anonimo ha detto...

Interessante,a vvisami quando pasi definitivamente qui, così aggiorno il link