06 gennaio 2008

Napoli

Napoli era il mio Sud. La sua musica si spalmava sull’identità che andavo costruendo. Era il Sud che si ribella e si riscatta con la Nuova Compagnia di Canto Popolare e Musicanova. Lo specchio entro cui riflettevo il mio crescere veloce. L’ho intravista dolorosa e dignitosa

E te sento quanno scinne 'e scale
'e corza senza guardà
e te veco tutt'e journe
ca rirenno vaje a faticà
ma mo’ nun ride cchiù
E luntano se ne va
tutta 'à vita accussì
e t'astipe pe’ nu murì

Mi sono esaltato nella sua finta rinascita.
Lo so, non avevo capito nulla, non ho voluto capire, in realtà. Sono sceso presto dal carro delle illusioni. Ho scoperto il sangue e il dolore più profondi, la perdizione e il “conservarsi per non morire”.
Ho capito, però, che Napoli, come dice Lia, è lo specchio deformante nel quale non facciamo altro che vedere noi stessi portati alle estreme conseguenze. Questo è ciò che ci fa più paura, più di tutti i rifiuti del mondo. Per questo non sopportiamo l’angoscia che ci restituisce.
Chi passa per questa pagina legga i contributi di due persone di Napoli, due compagne del Sud, due persone che Napoli se la portano addosso con sofferenza, due come noi.

Lia,
Lisa

Grazie.

Libri
Anna Mara Ortese, Il mare non bagna Napoli, Adelphi 1994

Dischi
Pino Daniele, Nero a metà, Emi

Immagini
1-Il volto della follia, foto Enzo Cei, Ospedale Psichiatrico Maggiano (LU) 1997
2-Il volto della follia, foto Gianni Berengo Gardin Ospedale Psichiatrico Parma 1968
3-Il volto della follia, foto Luciano D’Alessandro, Ospedale Psichiatrico Nocera Inferiore 1965

8 commenti:

Rodolfo Marotta ha detto...

E Caserta mi ha dato una moglie...

Anonimo ha detto...

grazie rodolfo. anche per il bel pezzo di lia.
ciao
lisa

Luigi Pingitore ha detto...

non è così semplice, le parole riscattano e assolvono, e oggi dobbiamo avere il coraggio di sentenziare. Non si può costruire su troppe cose, bisogna ogni tanto ri-azzerare - www.blueliquid.splinder.com

Rodolfo Marotta ha detto...

Lia ha sentenziato. Chiudere a chiave la città e buttar via la chiave, bombardarla. Mi sembra che basti. Vogliamo uscire fuor di metafora? Bene: commissariamento europeo, quindi sovranazionale, della questione ambientale della Campania. Questa potrebbe essere la miglior soluzione possibile senza certezza, in ogni caso, di risoluzione.

Rodolfo Marotta ha detto...

...e non posso dimenticarmi di lisa. grazie a te per quello che sai scrivere.

flounder ha detto...

bellissima la foto dell'ospedale psichiatrico.

Rodolfo Marotta ha detto...

flounder
e tu hai un blog bellissimo...

Anonimo ha detto...

Grazie Rodolfo,perchè hai informato e non "sindacato".