Tina, Edward
La foto che Edward Weston realizzò nel 1924, un nudo di Tina Modotti, sulla loro terrazza di Città del Messico, è uno dei più bei nudi di tutta la storia della fotografia.
Il morbido bianco e nero, l’assenza di ombre dovuta alla vigorosa azione del sole, sembrano far quasi levitare il corpo di Tina.
Languidamente distesa in una morbidezza senza tempo, la modella offre la sua silenziosa passione.
La composizione, sublime, è giocata tutta sulla diagonale che unisce i peli del pube, collocati nella sezione aurea (un sottile rimando freudiano?) ai capelli corvini che incorniciano un viso in attesa, forse di un fuoco o di un lampo, chissà…
Su questa diagonale si adagia la forma del corpo, separata dal pavimento da un impercettibile accenno di ombra.
La semplicità compositiva, l’estetismo formale di Weston e il prevalere dei toni alti non intaccano la sensualità del corpo della modella, immersa in un placido fluido di calore.
Tina Modotti, che torna, di tanto in tanto, a suscitare rimandi di cuore pulsante!
Tina è quel filo rosso leggero, dipanato sulla lunghezza di mezzo secolo di storia del mondo e qui, in questa fotografia dove, per il breve istante di uno scatto fotografico, sembra aver tirato redini alla sua scalpitante voglia di bere tutto il bicchiere della vita, dona un abbandono che racchiude tutta la forza del suo desiderio di essere e agire.
Dietro l’angolo, la sofferenza dei derelitti attende il giorno di quel riscatto che lei non vedrà mai.

Mio Dio, Edward, le tue ultime fotografie mi hanno tolto il respiro! Di fronte a loro mi sono sentita senza parole, tanto forte era la loro purezza. All’inizio, quando ho aperto il pacco, non potevo guardarle troppo a lungo, mettevano in subbuglio tutti i miei sentimenti più intimi e mi sentivo male fisicamente…
Le tue foto sono qui dinnanzi a me, Edward, niente di artistico ha mai avuto un tale effetto su di me come queste fotografie, non riesco proprio a guardarle a lungo senza sentirmi eccessivamente turbata, mi turbano non solo mentalmente ma anche fisicamente. Hanno qualcosa di così puro e allo stesso tempo di così perverso, contengono sia l’innocenza delle cose naturali che la morbosità di una mente distorta e sofisticata. Mi fanno pensare a gigli e ad embrioni nello stesso tempo, sono mistiche ed erotiche…[1]

NOTE
[1]Da una lettera di Tina Modotti ad Edward Weston, 25 giugno 1927
Fotografia:
Tina mentre prende il sole sul tetto della casa (Edward Weston, Messico 1924)
Bibliografia:
Pino Cacucci, Tina, Feltrinelli 2006

11 commenti:
La voglia di scrivere di Tina m’è tornata leggendo lo splendido libro di Cacucci, edito da Feltrinelli. Una biografia in forma di romanzo, trascinante e puntuale. Coerente con la bravura e la passione che Pino Cacucci ha sempre dimostrato, oltre all’amore per quella terra viva e martoriata che è il Messico.
La lettera di Tina Modotti, citata in corsivo, si riferisce a una serie di foto frutto di uno studio di Weston sulle forme della natura e rappresentavano spirali di conchiglie.
Lo mettiamo nel carrello ... Giulia.
Bene e grazie per la fiducia.
Vado a Napoli, oggi pomeriggio. Rientro sabato sera.
A presto.
Da appassionato fotografo di nudo in bianco e nero (per quanto assai modesto...) , non può non emozionarmi l'anima che trabocca in queste righe... e in cui mi ritrovo tantissimo. Bello il rapporto tra fotografo e modella, nel nudo. E' una specie di amore sottile. E' uno spazio intimo esistenziale in cui due persone si raccontano assieme. Un bacio, a presto. ciao!
Lei era meravigliosa...
splendida Tina.
e lui, che, fotografandola, non ha assopito di lei neppure un nervo, neppure un pensiero.
spendidi.
grazie
un caro saluto
paola
Siamo d'accordo sulla grandezza della fotografa. Ma Tina è vissuta 45 anni e ha fotografto solo 10 anni. Nei restanti 35 anni di vita, quante luci e quante ombre!
Il suo più grande dramma fu l'aver fatto sempre prevalere il senso del dovere rispetto alla propria coscienza. Questo "errore fatale" è, alla fine, il suo più grande messaggio.
Un saluto a tutte/i voi.
tR
Rod! che bello il logo in rosso! Ora lo vedo! ma è nuovo?! ;)
Ho comprato il libro che mi dicevi, quello di Manni, Mordi e fuggi, ma devo ancora iniziare, ne sto finendo un altro che ho comprato assieme di una delle autrici, Giovanna Bandini Il bacio della Tarantola.
Splendida Tina e brava! ciao a tutti/e ;)
Milena,
il nuovo logo mi piace. L'ho fatto con un pennarello su foglio bianco, poi l'ho scansionato, adattato come dimensione al template e il gioco è fatto.
Il libro che hai comprato si legge veloce ed ha alti e bassi. D'altra parte, una raccolta di racconti di vari autori è sempre così...
Vedi come siamo differenti? tu ami template sovraccarichi di immagini, testi, sensazioni, sapori, odori ecc ecc, io, invece, semplice semplice come un animale.
;-) ciau
Si, sei creativo!
Milena
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